Associazione YANVII - Teatro Petrella - Rad'Art/artéco

presentano


Maja Delak - Luka Prin
čič

Residenza artistica di Wanda & Nova deViator / Ljubljana (Slovenia)

English below

Evento del programma Via del Confine / The East Side (of the moon) a cura di Nhandan Chirco

 


YANVII in collaborazione con Rad'Art Project/Artéco e Teatro E. Petrella

Teatro Municipale di Gambettola: 10-13 dicembre 2010
Teatro Petrella di Longiano: 14-20 dicembre 2010
 
Presentazione pubblica della residenza presso il Teatro Petrella di Longiano (FC)


Programma:
17 dicembre h 21.00
Wanda & Nova deViator
Frozen Images
Produzione Emanat Institute, Ljubljana

19 dicembre h 18.00
Wanda & Nova deViator
Transmittance - preparation of the tools / prova aperta work- in-progress
con interventi teorici di Adele Cacciagrano, Tihana Maravic, Silvia Mei

Per informazioni e prenotazioni
Ufficio Teatro Petrella (da martedě a venerdě ore 16-19)
Tel. 0039 0547 66 51 13
Tutti i giorni 0039 0544 97 19 58

Biglietteria on line:
www.teatropetrella.it
 
 
Il progetto rad’art č sostenuto dalla Regione Emilia -Romagna e dalla Provincia di Forlě-Cesena
 
 
Residenza artistica di Wanda & Nova deViator / Ljubljana (Slovenia)
 
VIA DEL CONFINE / THE EAST SIDE (of the moon) - residenze artistiche e presentazioni dall’Est europeo
 
Vivendo e lavorando in questi dieci anni tra Italia, Serbia, Slovenia e Croazia ho avuto modo di conoscere a fondo la scena nell’area della
ex-Jugoslavia,di notarne la qualita’ e la forza specifica sia nelle forme tradizionali che nelle forme rivolte alla ricerca e alla contemporaneita’. 
Ho realizzato anche quantosia flebile la comunicazione tra l’Italia e queste zone dell’Est europeo, anche se geograficamente molto vicine. 
C’e’ una notevole mancanza di informazioneriguardo a quello che succede in campo artistico, e in generale, dall’altro lato dell’Adriatico, 
come se i nostri confini nazionali fossero piu’ spessi sul lato est. Si tratta anche di un confine mentale, risultato di una separazione radicatasi 
nell’immaginario, derivata dalla polarizzazione del periodo della Guerra Fredda.
Nelle capitali di Lubiana, Zagabria, Belgrado e Sofia c’e’ una comunita’ artistica indipendente vivissima, una produzione artistica e teorica
intensa e articolata,insieme a una tradizione teatrale e musicale molto forte. Il programma VDC/TES, lanciato dall’associazione YANVII nel 2010
nel contesto  del festival Hotel Limboin collaborazione con Il laboratorio dell’Imperfetto, proseguito con la partecipazione del Teatro Petrella,
Rad’Art Project e altre istituzioni locali e estere, e’ il risultato di una serie di incontri personali e di collaborazioni artistiche. Ho intenzionalmente
coinvolto artisti che in molti casi sono anche amici,di cui conosco il lavoro direttamente, con cui ho a volte collaborato e condiviso momenti
di ricerca seguendo il loro percorso artistico nel suo sviluppo inun arco di tempo abbastanza lungo. Lo sottolineo perche’ ci tengo a sottrarmi
alla pretesa di una logica standard nel modo di realizzare una programmazione, e rovesciando le attribuzioni di valore consuete, a aprire
uno spazio manifestamente basato su contatti artistici e umani diretti, sull’”intimita’” delle relazioni artistiche.
Considero queste risorse cruciali, soprattutto in questo momento di crisi economica, nel rendere possibile la produzione culturale  - una
produzione non sviluppata in base a processi meccanici, non “burocratizzata”. Attualmente gli eventi del programma sono realizzati solo grazie
al desiderio degli artisti e degli operatori coinvolti di unire le forze per renderli possibili. Il programma propone alcuni degli artisti piu’ rilevanti
e/o innovativi provenienti dall’Est europeo, offrendo non soltanto presentazioni di spettacoli e concerti, ma anche momenti di riflessione
e aperture sul processo creativo. Le presentazioni sono accompagnate da incontri teorici con la partecipazione dei ricercatori del DAMS –
Universita’ di Bologna, prove aperte, proiezioni video e occasioni di dialogo informale con gli artisti invitati.  - Nhandan Chirco
 
“ La mia decisone di creare nel media della danza contemporanea e’ legata alla possibilita’ di construire un’idioma, di esplorarlo e articolarlo. Mi interessa particolarment
entrare in un processo che non anticipi i risultati finali. Non ho mai percepito il linguaggio della danza come un semplice risultato, legato a un certo progetto o spettacolo,
ma piuttosto come il frutto di una continua ricerca e investigazione riguardo ai limiti e ai confini del medium stesso. Cerco sempre dei punti di appoggio nel linguaggio della 
danza, o meglio, metto alla prova i limiti di una certa forma di espressione. Il campo della danza contemporanea dunque mi offre una sfida continua, permettendo non solo 
l’esplorazione del medium ma anche la messa in questione di me stessa come individuo.” Maja Delak
 

Maja delak e’ una coreografa e danzatrice. Nel suo corpus di dodici performance di danza Maja Delak ha attraversato diversi universi,  i quali – nonostante la differenze tra i temi e gli approcci del lavoro – ruotano sull’ancoraggio delle poetiche di danza dell’autrice, nell’elaborazione di una definizione sempre piu’ chiara delle metodologie della danza contemporanea. Nel 2010 ha vinto il premio Prešeren Fund Award, il riconoscimento piu’ alto in campo artistico in Slovenia.

Luka Prinčič e’ musicista, sound designer e artista multimediale, ha partecipato a numerose performance sonore e progetti multimediali. Il suo lavoro e’ focalizzato su un uso delle nuove tecnologie in contesti contemporanei audio-visuali in senso auto- riflessivo e di critica sociale. La maggior parte del suo lavoro e’ basato sull’ etica hacker e sulla filosofia DIY

Wanda & Nova deviator La prima apparizione di Wanda e’avvenuta nella performance Ways of Love (I modi dell’amore), con la riappropriazione della canzone "You Don't
Own Me" adattata in una rivisitazione elettro-punk, a cui Wanda ha portato interventi gridati e vocalmente incisivi. Nel processo di improvvisazione su “granulatori” fatti
in casa in Pure Data ha mostrato una fine sensibilita’ verso I suoni delicate disperse nel tempo. Questi elementi hanno creato la base per una inevitabile collaborazione con Nova deviator, che e’ parte della scena  noise e elettronica Slovena da piu’ di una decade. La sua musica/rumore spazia dall’elettro “break beat” ai “noise drones”. Questo nato-urbano e tuttavia abitante delle foreste profonde e’ riuscito piu’ volte a produrre risultati imprevedibili, inafferrabili e difficili da raggiungere.

http://wndv.si


Wanda & Nova deViator

Frozen Images (Immagini Congelate)

Il processo di congelamento č un’interruzione tra movimenti. In quanto tale, la struttura del concerto, punteggiato di sospensioni – interruzioni fra i punti, č l’emergere di una performance di immagini congelate, piena di testi, ritmi elettronici contemporanei, chitarre esasperate, oscillazioni rumorose, e ipnotiche ‘bass lines’. Insieme alle azioni dei performers, le interfacce tattili e le immagini in movimento, la performance pone domande sulla iper-sessualizzazione e pornografizzazione, la feticizzazione del consumismo, i meccanismi dell’immagine e della cultura visuale, l’idealizzazione dell’amore e il significato dell’arte e della cultura. Movimento, testo e immagini congelate si aprono nel loro modo precipuo basato proprio sul rumore contemporaneo organizzato. La musica, contestualizzata in maniera ambivalente attraverso l’immagine video e il movimento, si allunga al corpo e alla sua vibrazione, razionale e affettiva. Le immagini congelate sono spezzate dalla vibrazione della parola e dal movimento del corpo/carne in tutta la sua resistenza.

Autori: Wanda & Nova deViator

Consulenza: Maja Smrekar
Musica: voce, tastiere, elettronica: Wanda.
 Voce, elettronica, chitarra: Nova deViator.
Consulenza audio: Irena Tomažin
Movimenti /azioni/spazio:Wanda
Programmazione, sensori, real-time video: Nova deViator
Video: WNdV, Boštjan Božič, Miran Bratuš, Ivana Gregor
Performers nel video: Matej Kejžar, Boštjan Antončič, Jianan Qu, Andrasz Dobi, Katja Kosi, Irena Mikec
Costumi: WNdV, Matija Ferlin/Artikl
Design: Mauricio Ferlin
Fotografia: WNdV
Traduzione: Katja Kosi
Edizione : Simona Ana Radež, Eric Dean Scott
Produzione: Emanat Institute, Ljubljana
Con il supporto di: Ministero della Cultura RS, MOL – Comune di Ljubljana
In collaborazione con: Delavski dom Trbovlje; KUD Mreža - AKC Metelkova
mesto. Partners: Radio Student; K 6/4; Kliping; Mladina
Promozione e coordinamento: Sabina Potočki.

C ordinazione uffico: Nina Janež
Produzione esecutiva: Andrea V. Atwood                                                                                                                                     

http://wndv.si/10/02/25/frozen_images/

 

TRANSMITTANCE – preparation of the tools (Trasmissione - preparazione degli strumenti)
Prova aperta con interventi teorici di Adele Cacciagrano, Tihana Maravic, Silvia Mei

Transmittance esplora una collaborazione artistica e scientifica locale, globale, diffusa sulla rete e radiotrasmessa. Coinvolge un piccolo gruppo artistico di performers, artisti visuali, sound artists e programmatori, allo scopo di ricercare le possibilitŕ performative relative a streaming, trasmissione via radio e ‘telepresenza’, forgiando cosě nuove tipologie di performance e modi di ricezione focalizzate su linguaggi artistici dotati di consapevolezza critica e sociale. L’obiettivo principale di Transmittance č di sviluppare e condividere attivitŕ performative e d’improvvisazione basate sul corpo, arte visuale e sound art/musica, utilizzando tecnologie di ‘telepresenza’ gratuite e accessibili. La ricerca durante la residenza presso il Teatro Petrella sarŕ principalmente finalizzata allo sviluppo di strumenti e metodi di creazione e improvvisazione nei differenti media, per la  preparazione delle situazioni artistiche programmate nel progetto. Transmittance collega Emanat Institute - Slovenia, YANVII, Teatro Petrella, Rad’Art Project e Il laboratorio dell’Imperfetto - Italy, Polis Adriatic Europe Festival - Croatia, ESC Gallery - Austria, Kapelica Gallery - Slovenia.

 
 

English
 
 
VIA DEL CONFINE / THE EAST SIDE (of the moon) – artistic residencies and presentations from Eastern Europe
 
Having lived and worked, over the last ten years, across Italy, Serbia, Slovenia and Croatia, I had the opportunity to know the former Yugoslavia’s
art scene thoroughly, and to understand its qualities and the specific strength of both its traditional forms and contemporary experimentation.
I also realised how feeble is the communication between Italy and such areas of Eastern Europe, although geographically very close to each other.
 There is a considerable lack of information regarding what happens within the artistic field, and in general on the other side of the Adriatic sea,
as if our national borders were thicker on the east side. It is also a mental boundary, resulting from a separation entrenched in the imagery, derived
from the Cold War polarisation. In cities  such as Ljubljana, Zagreb, Belgrade and Sofia, there is a lively independent artistic community, a vivid
and articulated artistic and theoretical production, together with a very strong theatrical and musical tradition. The VDC/TES programme - promoted 
by the association YANVII in 2010 in the context of the Hotel Limbo Festival in collaboration with Il Laboratorio dell’Imperfetto, then carried out
in partnership with Teatro Petrella, Rad’Art Project and other local and foreign institutions – is the outcome of a series of personal encounters
and artistic collaborations. I have purposely involved artists who in many cases are also friends, whose work I personally know, and with whom
I have sometimes collaborated and shared research paths, following the development of their artistic work for an extended time span. It is important
for me to highlight this as I wish to avoid the pretension of a standardised logic in the way of outlining a programme of events, rather, by overthrowing
the usual attributions of value, I aim to create a space openly founded on direct contacts, both personal and artistic, on the “intimacy” of artistic
relationships. I believe that such resources are crucial, especially in this moment of economic crisis, to promote cultural production – and a cultural
production not based on mechanical processes, not “bureaucratised”. At present, the events of the VDC/TES programme are made possible
thanks to the motivation of the artists and operators involved. The programme features some of the most significant and/or innovative artists
coming from Eastern Europe, not only presenting shows and concerts, but also offering moments of reflection, opening up the creative process. 
Alongside these presentations are theoretical meetings to which participate research fellows from DAMS – University of Bologna, open rehearsals 
and screenings, as well as the opportunity of informal dialogues with the artists involved.   Nhandan Chirco 

 

about Wanda & Nova deViator
Wanda's first appearance was in a performance Ways of Love with the re-appropriation of the song "You Don't Own Me" rendered into a punk-electro reinvention where she provided screamy yet powerful vocal intervention. In the process of improvisation on home-grown granulators in Pure Data she displayed subtle sensibility to delicate sounds dispersed in time. All this was the reason for inevitable further collaboration with Nova deViator who has been in and out of the Slovenian electronic and noise "scene" for more than a decade. His music/noise ranges from electronic break beats to noise drones. This urban-born yet dweller of the deep woods has succeeded again and again to provide unpredictably hard-to-find unstable output. You can find them on the internet.
http://wndv.si

 “My decision for creating in the medium of contemporary dance is connected with a possibility to construct a dance idiom, to explore and articulate it. What I am particularly interested in is entering a process, which does not anticipate the final result. I never perceived dance language as a mere result, bound to a certain project, performance, but rather a fruit of continual research and examination of the limits and borders of the medium itself. I always search for points of support in dance language, or better, I test the limits of a certain expression. The field of contemporary dance thus presents to me a continual challenge, as it allows not only the examination of the medium but the questioning of me as an individual as well.”  Maja Delak

Maja Delak is a choreographer and a dancer. In her opus of twelve dance performances, Maja Delak has traversed numerous worlds, which – despite the different themes and approaches to work – whirl into an anchorage of the author's dance poetics, with which she is making a clearer and clearer definition of the methodologies of contemporary dance. In 2010 she received the Prešeren Fund Award, the highest recognition for achievements in the field of art in the Republic of Slovenia.

Luka Prinčič is a musician, a sound designer and a media artist who participated in a number of sound-music and multimedia projects. His work is in particular focused on personally reflective and socially critical use of new technologies within contemporary audio-visual contexts. Most of his work is based on hacker ethics and DIY philosophy.

http://www.emanat.si/ProjectDetail.aspx?ProjectId=20

 

Wanda & Nova deViator: Frozen Images

The process of freezing is a break between movements. As such, the structure of the concert, perforated with suspensions - breaks between points, is an emergence of a performance of frozen images, full of texts, contemporary electronic rhythms, exasperated guitars, noisy oscillations, and hypnotic bass lines. Along with the performers' actions, tactile interfaces, and moving pictures, the performance raises questions about hypersexualisation and pornification, fetishisation in consumerism, mechanisms of the image and visual culture, idealization of love, and the meaning of art and culture. Movement, text, and frozen images open up in their primary way precisely based on contemporary organised noise. The music, ambivalently contextualised through the video image and movement, stretches out to the body and its vibration, rational and affective. Frozen images get broken by the vibration of the word and the moving of the actual flesh/body in all its resistance.

Authors: Wanda & Nova deviator
Advising: Maja Smrekar
Music:Vocals, keyboards, electronics: Wanda.
Vocals, electronics, guitar: Nova deViator.
 Audio advising: Irena Tomažin
Movement/actions/space:Wanda
Programming, sensors, real-time video: Nova deViator
Video: WNdV, Boštjan Božič, Miran Bratuš, Ivana Gregor
Performers on video: Matej Kejžar, Boštjan Antončič, Jianan Qu, Andrasz Dobi, Katja Kosi, Irena Mikec
Costumes: WNdV, Matija Ferlin/Artikl
Design: Mauricio Ferlin
Photography: WNdV
Translation: Katja Kosi
Language editing: Simona Ana Radež, Eric Dean Scott
Production: Emanat Institute, Ljubljana
Supported by: Ministry of Culture RS, MOL - City Municipality of Ljubljana
In collaboration with: Delavski dom Trbovlje; KUD Mreža - AKC Metelkova
mesto. Partners: Radio Student; K 6/4; Kliping; Mladina
Promotion and coordination: Sabina Potočki.
Office coordination: Nina Janež
Executive production: Andrea V. Atwood       

http://wndv.si/10/02/25/frozen_images/

 

Transmittance - preparation of the tools
Open rehearsal with theoretical interventions by Adele Cacciagrano, Tihana Maravic, Silvia Mei
 

Transmittance explores artistic and scientific collaboration which is local, global, networked and broadcasted. It involves small artistic group of performers, visual and sound artists and computer programmers to research performative possibilities of streaming, broadcasting and telepresence forging new types of performance and audience with focus on critical and socially aware artistic languages. The main goal of Transmittance is to develop and share performative and improvisation activity based on body, visual and music/sound art using accessible and
free telepresence technologies. Research in Teatro Petrella residency will focus mainly on developing tools and methods of creating and improvising in different media preparing for artistic situations that are planned in the project. Transmittance project connects Emanat Institute -
Slovenia, YANVII, Teatro Petrella, Rad’Art Project and Il laboratorio dell’Imperfetto - Italy, Polis Adriatic Europe Festival - Croatia, ESC Gallery - Austria, Kapelica Gallery - Slovenia. BACK eventi / events