Residenza artistica di Wanda & Nova deViator / Ljubljana (Slovenia)
Dal 10 al 20 dicembre 2010
evento del programma Via del Confine / The East Side (of the moon)
 
a cura di Nhandan Chirco, YANVII in collaborazione con Rad'Art Project/Artéco e Teatro E. Petrella

 
17 dicembre h 21.00

Wanda & Nova deViator 

Frozen Images

Produzione Emanat Institute, Ljubljana
 
19 dicembre h 18.00 
Wanda & Nova deViator 

Transmittance - preparation of the tools / prova aperta work- in-progress 

con interventi teorici di Adele Cacciagrano, Tihana Maravic, Silvia Mei 



VIA DEL CONFINE / THE EAST SIDE (of the moon) - residenze artistiche e presentazioni dall’Est europeo
 
Vivendo e lavorando in questi dieci anni tra Italia, Serbia, Slovenia e Croazia ho avuto modo di conoscere a fondo la scena nell’area della ex-Jugoslavia, di notarne la qualita’ e la forza specifica sia nelle forme tradizionali che nelle forme rivolte alla ricerca e alla contemporaneita’. Ho realizzato anche quanto sia flebile la comunicazione tra l’Italia e queste zone dell’Est europeo, anche se geograficamente molto vicine. C’e’ una notevole mancanza di informazione riguardo a quello che succede in campo artistico, e in generale, dall’altro lato dell’Adriatico, come se i nostri confini nazionali fossero piu’ spessi sul lato est.  Si tratta anche di un confine mentale, risultato di una separazione radicatasi nell’immaginario, derivata dalla polarizzazione del periodo della Guerra Fredda. Nelle capitali di Lubiana, Zagabria, Belgrado e Sofia c’e’ una comunita’ artistica indipendente vivissima, una produzione artistica e teorica intensa e articolata, insieme a una tradizione teatrale e musicale molto forte. Il programma VDC/TES, lanciato dall’associazione YANVII nel 2010 nel contesto del festival Hotel Limbo in collaborazione con Il laboratorio dell’Imperfetto, proseguito con la partecipazione del Teatro Petrella, Rad’Art Project e altre istituzioni locali e estere, e’ il risultato di una serie di incontri personali e di collaborazioni artistiche. Ho intenzionalmente coinvolto artisti che in molti casi sono anche amici, di cui conosco il lavoro direttamente, con cui ho a volte collaborato e condiviso momenti di ricercaseguendo il loro percorso artistico nel suo sviluppo in un arco di tempo abbastanza lungo. Lo sottolineo perche’ ci tengo a sottrarmi alla pretesa di una logica standard nel modo di realizzare una programmazione, e rovesciando le attribuzioni di valore consuete, a aprire uno spazio manifestamente basato su contatti artistici e umani diretti, sull’”intimita’” delle relazioni artistiche. Considero queste risorse cruciali, soprattutto in questo momento di crisi economica, nel rendere possibile la produzione culturale  - una produzione non sviluppata in base a processi meccanici, non “burocratizzata”. Attualmente gli eventi del programma sono realizzati solo grazie al desiderio degli artisti e degli operatori coinvolti di unire le forze per renderli possibili. Il programma propone alcuni degli artisti piu’ rilevanti e/o innovativi provenienti dall’Est europeo, offrendo non soltanto presentazioni di spettacoli e concerti, ma anche momenti di riflessione e aperture sul processo creativo. Le presentazioni sono accompagnate da incontri teorici con la partecipazione dei ricercatori del DAMS – Universita’ di Bologna, prove aperte, proiezioni video e occasioni di dialogo informale con gli artisti invitati. Nhandan Chirco
 
 “ La mia decisone di creare nel media della danza contemporanea e’ legata alla possibilita’ di construire un’idioma, di esplorarlo e articolarlo. Mi interessa particolarmente entrare in un processo che non anticipi i risultati finali. Non ho mai percepito il linguaggio della danza come un semplice risultato, legato a un certo progetto o spettacolo, ma piuttosto come il frutto di una continua ricerca e investigazione riguardo ai limiti e ai confini del medium stesso. Cerco sempre dei punti di appoggio nel linguaggio della danza, o meglio, metto alla prova i limiti di una certa forma di espressione. Il campo della danza contemporanea dunque mi offre una sfida continua, permettendo non solo l’esplorazione del medium ma anche la messa in questione di me stessa come individuo.” Maja Delak
 

Maja delak e’ una coreografa e danzatrice. Nel suo corpus di dodici performance di danza Maja Delak ha attraversato diversi universi,  i quali – nonostante la differenze tra i temi e gli approcci del lavoro – ruotano sull’ancoraggio delle poetiche di danza dell’autrice, nell’elaborazione di una definizione sempre piu’ chiara delle metodologie della danza contemporanea. Nel 2010 ha vinto il premio Prešeren Fund Award, il riconoscimento piu’ alto in campo artistico in Slovenia.

Luka Prinčič e’ musicista, sound designer e artista multimediale, ha partecipato a numerose performance sonore e progetti multimediali. Il suo lavoro e’ focalizzato su un uso delle nuove tecnologie in contesti contemporanei audio-visuali in senso auto- riflessivo e di critica sociale. La maggior parte del suo lavoro e’ basato sull’ etica hacker e sulla filosofia DIY.

Notizia su Wanda & Nova deviator La prima apparizione di Wanda e’avvenuta nella performance Ways of Love (I modi dell’amore), con la riappropriazione della canzone "You Don't Own Me" adattata in una rivisitazione elettro-punk, a cui Wanda ha portato interventi gridati e vocalmente incisivi. Nel processo di improvvisazione su “granulatori fatti in casa” in Pure Data ha mostrato una fine sensibilita’ verso I suoni delicate disperse nel tempo. Questi elementi hanno creato la base per una inevitabile collaborazione con Nova deviator, che e’ parte della scena  noise e ricerca sonora elettronica Slovena da piu’ di una decade. La sua musica/rumore spazia dall’elettro “break beat” ai “noise drones”. Questo nato-urbano e tuttavia abitante delle foreste profonde e’ riuscito piu’ volte a produrre risultati imprevedibili, inafferrabili e difficili da raggiungere.

 

Wanda & Nova deViator: Frozen Images (Immagini Congelate)

Il processo di congelamento č un’interruzione tra movimenti. In quanto tale, la struttura del concerto, punteggiato di sospensioni – interruzioni fra i punti, č l’emergere di una performance di immagini congelate, piena di testi, ritmi elettronici contemporanei, chitarre esasperate, oscillazioni rumorose, e ipnotiche ‘bass lines’. Insieme alle azioni dei performers, le interfacce tattili e le immagini in movimento, la performance pone domande sulla iper-sessualizzazione e pornografizzazione, la feticizzazione del consumismo, i meccanismi dell’immagine e della cultura visuale, l’idealizzazione dell’amore e il significato dell’arte e della cultura. Movimento, testo e immagini congelate si aprono nel loro modo precipuo basato proprio sul rumore contemporaneo organizzato. La musica, contestualizzata in maniera ambivalente attraverso l’immagine video e il movimento, si allunga al corpo e alla sua vibrazione, razionale e affettiva. Le immagini congelate sono spezzate dalla vibrazione della parola e dal movimento del corpo/carne in tutta la sua resistenza.

Autori: Wanda & Nova deViator
Consulenza: Maja Smrekar
Musica: voce, tastiere, elettronica: Wanda.
Voce, elettronica, chitarra: Nova deViator.
Consulenza audio: Irena Tomažin
Movimenti /azioni/spazio:Wanda
Programmazione, sensori, real-time video: Nova deViator
Video: WNdV, Boštjan Božič, Miran Bratuš, Ivana Gregor
Performers nel video: Matej Kejžar, Boštjan Antončič, Jianan Qu, Andrasz Dobi, Katja Kosi, Irena Mikec
Costumi: WNdV, Matija Ferlin/Artikl
Design: Mauricio Ferlin
Fotografia: WNdV
Traduzione: Katja Kosi
Edizione : Simona Ana Radež, Eric Dean Scott
Produzione: Emanat Institute, Ljubljana
Con il supporto di: Ministero della Cultura RS, MOL – Comune di Ljubljana
In collaborazione con: Delavski dom Trbovlje; KUD Mreža - AKC Metelkova
mesto. Partners: Radio Student; K 6/4; Kliping; Mladina
Promozione e coordinamento: Sabina Potočki.
C ordinazione uffico: Nina Janež
Produzione esecutiva: Andrea V. Atwood

                                                                                                                                                                                                                                                                                                 

TRANSMITTANCE – preparation of the tools (Trasmissione - preparazione degli strumenti)
Prova aperta con interventi teorici di Adele Cacciagrano, Tihana Maravic, Silvia Mei

Transmittance esplora una collaborazione artistica e scientifica locale, globale, diffusa sulla rete e radiotrasmessa. Coinvolge un piccolo gruppo artistico di performers, artisti visuali, sound artists e programmatori, allo scopo di ricercare le possibilitŕ performative relative a streaming, trasmissione via radio e ‘telepresenza’, forgiando cosě nuove tipologie di performance e modi di ricezione focalizzate su linguaggi artistici dotati di consapevolezza critica e sociale. L’obiettivo principale di Transmittance č di sviluppare e condividere attivitŕ performative e d’improvvisazione basate sul corpo, arte visuale e sound art/musica, utilizzando tecnologie di ‘telepresenza’ gratuite e accessibili. La ricerca durante la residenza presso il Teatro Petrella sarŕ principalmente finalizzata allo sviluppo di strumenti e metodi di creazione e improvvisazione nei differenti media, per la  preparazione delle situazioni artistiche programmate nel progetto. Transmittance collega Emanat Institute - Slovenia, YANVII, Teatro Petrella, Rad’Art Project e Il laboratorio dell’Imperfetto - Italy, Polis Adriatic Europe Festival - Croatia, ESC Gallery - Austria, Kapelica Gallery - Slovenia.

LINKS:

http://wndv.si

http://www.emanat.si/ProjectDetail.aspx?ProjectId=20      

http://wndv.si/10/02/25/frozen_images/

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